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Rendimenti stabili e volatilità sotto controllo.

Nel mercato secondario, le migliori opportunità per l’Italia.

Orizzonte di lungo termine, volatilità ridotta e una generazione di cassa prevedibile. Sono questi i principali vantaggi di un investimento nelle energie rinnovabili secondo Ciro Mongillo, ceo e fondatore di EOS Investment Management. L’asset manager alternativo anglosassone offre fondi di investimento chiusi di diritto lussemburghese a investitori istituzionali (80% della clientela), asset manager internazionali e family office.

Ottenuta da circa un anno l’autorizzazione della FCA a operare in qualità di gestore di fondi di investimento alternativo secondo la direttiva AIFM, la società si prepara a lanciare un fondo europeo dedicato alle energie rinnovabili e alle infrastrutture, che affiancherà al fondo Efesto già operativo in questo campo ma orientato al mercato italiano. EOS IM gestisce anche un fondo di Private Equity e un fondo di fondi.

Quali prospettive vede nel settore dell’energia? Quali sono a vostro avviso gli ambiti più promettenti?

Investiamo da anni a vario titolo sul settore dell’energia e vediamo ancora grandi opportunità, soprattutto nel campo delle rinnovabili. Detto questo, è importante fare un distinguo tra Europa e resto del mondo.

A libello globale, è in atto un grande cambiamento, con gli investimenti in rinnovali che nel 2015 hanno superato per la prima volta quelli nell’oil&gas.

In Europa invece il contesto è differente. In Italia e Spagna, per esempio, le rinnovabili sono state al centro dell’attenzione nel 2006 e 2007, grazie al sistema degli incentivi, ma questo ha creato un mercato destinato a durare poco, una sorta di “moda” che si è estinta con la fine delle agevolazioni. Noi in quella fase siamo rimasti a guardare, per entrare solo più avanti, quando la situazione si è assestata.

Oggi in Italia vedo opportunità non tanto nel greenfield, (investimenti in nuovi stabilimenti su un’area non precedentemente utilizzata), quanto piuttosto nel mercato secondario, sia per quanto riguarda il fotovoltaico sia per l’eolico. Mentre le nuove realizzazioni sono ormai molto rare infatti, il mercato secondiario sta prendendo piede nel nostro Paese, dove il settore è frammentato ed è interessato da qualche anno da un enorme trasferimento di portafogli.

Perché un investitore dovrebbe puntare sulle energie rinnovabili?

I vantaggi degli investimenti nelle rinnovabili sono principalmente l’orizzonte temporale ampio, i ritorni stabili e la volatilità ridotta, oltre alla generazione di cassa prevedibile che consente di ricevere una cedola fin da subito.

Certo, esistono dei rischi: le variabili che incidono sull’investimento non sono solo di tipo finanziario, ma anche gestionali e operative, e questo è un aspetto da considerare.

Il mio consiglio è di affidarsi sempre a strutture ben organizzate.

Come vuole posizionarsi EOS Investment Management nel campo dell’energia?

Il nostro obiettivo è affermarci tra i primi dieci operatori italiani ed europei che fanno aggregazioni di portafoglio. Oggi con il fondo Efesto Energy, lanciato a inizio 2014, siamo nel pieno dell’investment period e lo saremo per tutto il 2017: nei prossimi mesi vogliamo intercettare impianti in linea con le nostre esigenze, con una grande attenzione alla diversificazione del rischio, sia per dimensione, sia per regione che per tipologia di impianto.

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